martedì 28 aprile 2009

"Ricordo un botro cupo
lungo il torrente dell'Ibola
dalla profonda traccia:
era di scivolosa mota
fra ripe ostili di prunai:
li sento ancora rucinarmi il sangue.
Ora quel botro oscuro
mi dipinge la vita:
ogni attimo uno sgraffio e una caduta.
Il merlo nero
nel frullo scatta la risata.
il formicaio umano
ci sguazza dentro la fanghiglia
con gli occhi in terra
a ricercare fra la tenebra
amare bache di lussuria
o ghiande per l'ingrasso.
Chi guarda in alto?
Chi nutre la speranza?
Chi vede il sole,
quando straccia le nebbie
e rasserena lembi di turchino?
Oh, fissarlo fissarlo il sole
per godere una guida
a salire dall'ombra
verso le illuminate cime."

MICHELE CAMPANA, Illuminate cime

1 commento:

Brunilde Caponi ha detto...

auguri mamma!! ^^ (per la festa della mamma) anche se in ritardo,ma daltronde ormai lo sai come sono,ti dovrai rassegnare...:P ciaociao ti voglio bene


bruni